CANI BRACHICEFALI
Molte razze brachicefale sono conosciute per essere una sintesi di molteplici alterazioni anatomiche congenite ed acquisite, che sono responsabili di una più o meno grave (a seconda del cane e delletà) ostruzione delle vie aeree respiratorie superiori.
Tra le alterazioni congenite ricordiamo soprattutto la stenosi delle narici, lipoplasia delle cavità nasali, la presenza di turbinati a livello di rinofaringe, leccessiva lunghezza (spesso associata alleccessivo spessore) del palato molle, lipoplasia tracheale.
Stenosi delle narici Radiogramma di una trachea affetta da stenosi Radiogramma di una trachea normale
Tra le acquisite ricordiamo soprattutto la progressiva iperplasia del palato molle ed il collasso laringeo (più alcune alterazioni concomitanti a carico delle vie aeree inferiori come il collasso bronchiale dinamico/statico, che sempre più frequentemente vengono riscontrate in soggetti di queste razze).
Le razze più a rischio sono: Carlino, Bulldog inglese e francese, Boston Terrier, Pechinese, ShiTzu (a volte però tali alterazioni si possono riscontrare anche in razze di taglia maggiore come il BullMastiff ed il Boxer, in genere però in questi grandi brachicefali la gravità del problema è inferiore).
E a tutti evidente che tutti i cani appartenenti a queste razze manifestano in modo più o meno marcato una respirazione difficoltosa; è però importante non fare lerrore di pensare che questa sia la normalità!
Qualsiasi cane appartenente ad una di queste razze soffre di una ostruzione delle vie respiratorie, che può essere da sub-clinica a clinicamente manifesta (e spesso ingravescente).
Non esiste nessun cane brachicefalo che possa essere definibile normoconformato per quanto riguarda le vie respiratorie. Partendo da questa considerazione risulta facile capire quanto sia importante quantificare la gravità delle alterazioni presenti in ogni singolo soggetto, anche nellottica di poter procedere con delle pratiche chirurgiche correttive preventive.
Si parla di preventive perché, sebbene alcune delle alterazioni risultano congenite (la più evidente a tutti ad es. la stenosi delle narici), altre alterazioni si sviluppano secondariamente come conseguenza delle anomale pressioni inspiratorie e degli anomali flussi daria a cui sono sottoposte le varie porzioni dellapparato respiratorio di questi cani.
E cosi ad esempio per il palato molle, che (oltre a risultare eccessivamente lungo in molti di questi cani) può andare incontro nel tempo ad un progressivo ispessimento per liperplasia mucosale e ghiandolare secondaria allirritazione cronica a cui questa struttura è sottoposta.
TURBINATI RINOFARINGEI NEI BRACHICEFALI IL PALATO MOLLE PUO EVERSIONE DEI VENTRICOLI LARINGEI
ARRIVARE FINO AD IMPEGNARE
LA RIMA GLOTTIDEA
Ed è così anche per il laringe, che può sviluppare nel tempo una progressiva condizione di collasso (=restringimento del lume), dovuta allirritazione mucosale cronica, alle eccessive pressioni negative inspiratorie e ad un fenomeno fisico chiamato effetto bernulli, che fa si che le cartilagini laringee (struttura portante del laringe) vengano a perdere progressivamente la loro consistenza e vengano trascinate progressivamente verso la parte centrale del laringe.
Si riconoscono principalmente tre gradi di collasso laringeo:
1°_eversione dei ventricoli (con formazione dei cosiddetti sacculi laringei)
2°_avvicinamento dei processi cuneiformi delle cartilagini aritenoidee
3°_avvicinamento anche dei processi corniculati delle aritenoidi con vero e proprio accavallamento dei processi cuneiformi.
E fondamentale capire che queste alterazioni sono acquisite, perché questo equivale a dire che si aggravano progressivamente anno dopo anno, e non sono già così alla nascita. Il problema è che una volta instauratisi non sono più reversibili.
Ecco perché è fondamentale unattenta valutazione del soggetto brachicefalo ed una eventuale chirurgia correttiva preventiva.
Da ciò scaturisce limportanza dellendo-scopia delle vie aeree di questi cani. Infatti, mentre la valutazione delle narici per uneventuale presenza di stenosi può essere ovviamente condotta con lanimale sveglio, la valutazione di altre strutture come il rinofaringe, il laringe, la trachea ed eventualmente i bronchi trova il suo massimo completamento con lesame endoscopico, che risulta speso superiore ad altre metodiche diagnostiche (radiografia per esempio) perché in grado di valutare il problema anche da un punto di vista dinamico, durante cioè le varie fasi del respiro.
Ricordiamo che i soggetti appartenenti alle razze sopraelencate possono passare molto facilmente da una condizione di difficoltà respiratoria subclinica ad una gravissima dispnea per eventi che per un cane normale risulterebbero del tutto innocui, come una lieve attività fisica oppure lesposizione ad una temperatura o ad una umidità relativa più alta del solito (comuni sono gli episodi di sincope di questi soggetti soprattutto nel periodo estivo).











